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Chi Siamo

Giulia Gussago è danzatrice, coreografa, insegnante di Metodo Feldenkrais® e direttore artistico di Compagnia Lyria. Si forma presso la Scuola Professionale Italiana di Danza di Milano, la London Contemporary Dance School di Londra e, a Parigi, con vari insegnanti di danza contemporanea e contact improvisation.
Nel 1990 esordisce a Brescia come coreografa e danzatrice, creando spettacoli di piazza e per palcoscenico, video di danza e collaborando con diverse compagnie teatrali, oltre che promuovere numerosi percorsi formativi.
Nel 1995 a Brescia fonda l’Associazione Compagnia Lyria insieme a Monica Cinini, attuale Presidente dell’Associazione.
Per Compagnia Lyria realizza, in qualità di danzatrice e coreografa, numerosi spettacoli, sia creazioni coreografiche sia performance di composizione istantanea, che incontrano di volta in volta il teatro di parola, la pittura, l’installazione, il video, la fotografia ed esplorano la relazione con diversi generi musicali, dal jazz al classico al contemporaneo.
Dal 1990 svolge costantemente un’intensa attività di insegnante presso scuole pubbliche, private e studi di danza a Brescia e in diverse città d’Italia.
Nel 2017 completa il corso quadriennale di formazione per insegnanti del Metodo Feldenkrais® presso l’IsFel-Della Pergola di Milano, accreditato dal Feldenkrais European Training Accreditation Board (EuroTAB). E’ socia AIIMF (Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais).
Nel corso della sua attività matura un profondo interesse per la promozione della danza anche in ambiti inusuali per questa forma d’arte, curando per Compagnia Lyria varie iniziative, tra cui il Progetto DanzAbile, dedicato a giovani e adulti con disabilità fisica, mentale e sensoriale e il Progetto Verziano, rivolto ai detenuti dell’omonima casa di reclusione a Brescia. Dal 2018 Giulia Gussago inserisce l’insegnamento del Metodo Feldenkrais nell’ambito del Progetto Verziano, unico esempio a livello nazionale di applicazione del Metodo in ambito carcerario rientrante negli indirizzi di programmazione delle iniziative rieducative e formative promosse dalla Direzione dell’Istituto.

Fulvio Sigurtà, musicista, si diploma in tromba presso il conservatorio statale L.Marenzio di Brescia sotto la guida del prof. Malacarne. In ambito classico segue corsi di perfezionamento e masterclass con Francesco Tamiati, Frank Pulcini, Louranne Malet e Giancarlo Parodi.
Nel 1999 inizia anche lo studio del jazz, dapprima seguendo i seminari estivi di Nuoro Jazz tenuti da Paolo Fresu, dove vince una borsa di studio, e in seguito presso la Civica di Milano studiando con Emilio Soana. Partecipa ai seminari estivi Nuoro Jazz 2000, Siena Jazz 2001.
Nel 2002 viene scelto durante i seminari di Umbria Jazz per rappresentare i migliori studenti in un concerto nell’edizione invernale del festival e nel 2003 grazie alla borsa di studio del Berklee College of Music ha la possibilita’ di trasferirsi a Boston e di studiare con H.Pomeroi – T.Okoshi – Jeff Galindo.
Nell’inverno del 2004 partecipa ad un’audizione presso la Guildhall School of Music di Londra, città dove attualmente risiede, e riceve la sponsorizzazione per un Master in Jazz Performance che ottiene, con massimo dei voti e lode, nel giugno 2005.
In questi anni ha collaborato artisticamente a progetti di natura diversissima, che vanno da formazioni classiche a Big Band a produzioni di confine che incontrano teatro, danza contemporanea e musica elettronica, collaborando con nomi di spicco del panorama jazzistico nazionale ed internazionale tra cui G.Trovesi, F.Di Castri e J.Taylor. Si è esibito in Italia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, U.S.A. e Russia.
Da oltre vent’anni collabora con Compagnia Lyria alla realizzazione di spettacoli e performance di composizione istantanea. Ha inoltre firmato le musiche originali del video Vieni, vieni più vicino prodotto nell’ambito del Progetto Verziano 8^ edizione.

Stefano Mazzanti, lighting designer e artista visivo, affronta le prime esperienze teatrali nel Teatro dell’Acqua fondato dai fratelli Cesare e Daniele Lievi, specializzandosi nella progettazione di luci per lo spettacolo e approfondendo lo studio del valore espressivo della luce come linguaggio.
Si laurea, nel 1997, in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS) presso l’Università di Bologna, con una tesi dal titolo Il linguaggio della luce.
Contemporaneamente è assistente di uno dei maggiori Light designer europei, Gigi Saccomandi, con il quale lavora in tutta Italia per circa quattro anni (1996-99).
Pubblica il libro Luce in scena. Storia, teorie e tecniche dell’illuminazione a teatro (1998) e collabora stabilmente con la rivista Backstage dall’inizio del 1999.
In ambito lavorativo applica e sviluppa le sue conoscenze nei settori dello spettacolo e delle arti visive. Realizza installazioni, sculture ed eventi basati sulla luce e le nuove tecnologie.
Collabora con alcuni importanti registi italiani: Nanni Garella (di cui è stato anche assistente alla regia), Cesare Lievi, Peter Exacoustos, Gianfranco Varetto, Gigi Dall’Aglio, Francois Kahn ed altri, nonché con Compagnia Lyria e quella di teatro ragazzi Il Telaio, di Brescia.
Oltre al lavoro di lighting design per il teatro, realizza regie e installazioni proprie, basate sulla luce, le proiezioni e le nuove tecnologie, come Uscite dal mondo (98), presso la Galleria d’Arte Bedoli di Viadana (MN), e Elementi di Luce (99), per il Parco del Mincio, presso il Bosco delle Bertone a Goito (MN).
E’ inoltre docente di Illuminotecnica e Light design all’Accademia di belle Arti S. Giulia di Brescia.

Daniele Gussago, fotografo recentemente scomparso a cui è dedicata la Mostra fotografica nell’ambito della manifestazione, dopo la laurea in scienze dell’informazione frequenta vari corsi e workshop di fotografia a Brescia e a Milano (Master Globale presso John Kaverdash School). Dal 2002 al 2014 è fotografo professionista freelance con all’attivo reportage dal Sahara Occidentale, Kosovo, Thailandia, Bielorussia, Romania, Ucraina, Pakistan, India. Tra i reportage realizzati in Italia si segnalano: il monastero Soto Zen di Fudenji presso Salsomaggiore Terme, la realizzazione della Metropolitana di Brescia, i terremoti di L’Aquila e dell’Emilia. I reportage sono stati presentati in varie mostre e pubblicazioni a livello nazionale e internazionale. Alcune immagini del reportage dal Pakistan sono state presentate in occasione del lancio dell’iniziativa “Decent work, decent life” presso la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo.
Nel corso del 2008 è stato pubblicato un volume sugli ambienti di caccia della Provincia di Brescia e un libro che presenta il reportage dal Pakistan realizzato per conto della ONG italiana ISCOS-CISL. Ha inoltre collaborato con le ONG Terre des Hommes Italia (Thailandia) e UN Volunteers (Kosovo).
Nel 2011 è tra i fondatori, assieme a Giorgio Bianchi, del collettivo Golem Photography che rimane attivo fino al 2016. Dal 2015 sostituisce la fotografia professionale con la ricerca personale e la produzione artistica Fine Art di cui cura personalmente le fasi di sviluppo e stampa.
Dal 1995 Daniele Gussago è il fotografo ufficiale dell’associazione di danza contemporanea Compagnia Lyria che ha sempre accompagnato e sostenuto nei tanti eventi e progetti, in particolare nelle undici edizioni del Progetto Verziano realizzato presso il carcere di Verziano. Ha saputo raccontare, con la sua amatissima macchina fotografica, il suo sguardo attento, sensibile e pronto i tanti temi sociali che l’associazione ha portato all’attenzione della cittadinanza.

Domenico Franchi è artista visivo, scenografo e costumista. Diplomato in Scenografia presso l’Accademia di Brera nel 1991, ha iniziato giovanissimo a collaborare con lo scenografo Tito Varisco, dapprima come scenografo realizzatore e in seguito come suo assistente. In seguito è divenuto assistente del grande scenografo Ezio Frigerio, con il quale ha collaborato alla realizzazione di scene e costumi per alcuni dei maggiori teatri d’opera del mondo (tra gli altri, la Scala di Milano, di cui ha aperto due volte la stagione lirica con sue scenografie). Attualmente lavora in proprio in tutta Europa, e specialmente in Italia, Spagna e Francia. Interessato all’arte in ogni sua manifestazione, ha intrapreso da molti anni una ricerca giocata sull’interdisciplinarietà, collaborando con particolare assiduità soprattutto con la coreografa Giulia Gussago e con il compositore Mauro Montalbetti. Il suo lavoro spazia inoltre nel campo dell’arte visiva tout court, attraverso installazioni che negli ultimi anni si sono avvalse con particolare frequenza delle nuove tecnologie digitali.

Valentina Fanelli è Psicologa Clinica laureata all’Università degli Studi di Padova. Dal 2006 lavora con realtà del terzo settore, sviluppando progetti di Comunità in diversi ambiti: genitorialità, salute mentale, disturbi alimentari e disabilità. Dal 2012 la passione per la scrittura e la ricerca di sè l’hanno avvicinata al metodo di Scrittura Autobiografica con la Libera Università dell’Autobiografia (LUA) e alla Mindfulness, tenendo e partecipando a vari laboratori. Dal 2019 è membro costituente del Circolo di Scrittura Autobiografica di Brescia, promosso dalla LUA di Anghiari. Dal 2018 conduce percorsi di scrittura creativa nell’ambito del Progetto Verziano di Compagnia Lyria.

Vito Minoia, studioso in discipline dell’educazione e dello spettacolo, è esperto in teatro educativo inclusivo. Attuale Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere. Come Studioso e Ricercatore in campo Pedagogico e Didattico ha condotto ricerche sui rapporti tra Teatro ed Educazione in relazione alle espressività in  situazioni di disagio, coordinando significative esperienze nei contesti della disabilità, del carcere, del disagio psichico e conseguendo un Dottorato in Pedagogia della Cognizione.
Ha fondato e diretto dal 1996, insieme a Emilio Pozzi (docente di Teatro e spettacolo a Urbino alla Facoltà di Sociologia), la rivista europea “Catarsi-TEATRI DELLE DIVERSITÀ”, periodico di informazione scientifica sulle esperienze teatrali ed artistico-espressive nel sociale.
In campo teatrale è direttore del Centro Teatrale “Aenigma” all’Università di Urbino, per il quale, dal 1987, ha curato la regia di oltre quaranta allestimenti teatrali  rappresentati in Italia e all’estero, la direzione artistica di Rassegne e Festivals internazionali e l’organizzazione del VI Congresso Mondiale del Teatro Universitario (luglio 2006). È presidente dello I.U.T.A./A.I.T.U. (International University Theatre Association – www.iuta-aitu.org), organismo partner dell’I.T.I.- U.N.E.S.C.O. Ha diverse pubblicazioni all’attivo ed è stato più volte insignito di premi prestigiosi.

Valeria Ottolenghi, studiosa e critica teatrale (numerose le pubblicazioni, saggi e articoli di riviste nazionali), è membro del Direttivo ANCT, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Responsabile delle Relazioni Esterne. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti, ha lavorato per la scuola e l’Università, docente SSIS, insegnante per diversi anni di Pedagogia e Psicologia presso la Facoltà di Medicina di Parma, responsabile di corsi di critica teatrale per Associazioni (es: la Corte Ospitale), Fondazioni (es: Venezia) e Università (es: Parma).
E‘ membro di importanti giurie nazionali per il teatro (Ubu, Anct, Premio Garrone, Casa Cervi, Ermo Colle). Appassionata d’arte, in particolare fotografia e letteratura, riesce a cogliere le connessioni, spesso nascoste, segrete, tra i linguaggi della contemporaneità. Critico teatrale della Gazzetta di Parma, scrive volentieri anche per “Il grande Fiume”, “I teatri delle diversità” (riviste ancora in cartaceo!) e naturalmente, rivista web, tra cui Artribune.

Grazia Isoardi è direttore artistico di Voci Erranti Onlus associazione di formazione e produzione teatrale presente in tante realtà artistiche e socio-educative, punto di riferimento per il Teatro Sociale italiano, è tra i co-fondatori del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.

Adriana Lorenzi è nata e vive a Bergamo. È insegnante e formatrice nell’ambito della
scrittura autobiografica e memoriale. È direttrice editoriale del giornale “Spazio. Diario aperto dalla prigione” nella Casa Circondariale di Bergamo. Ha lavorato anche nella Casa di Reclusione di Padova e Venezia, nella Casa Circondariale di Forlì e nel Carcere minorile di Bari. Collabora con le riviste Leggere Donna, L’Incontro, Ristretti Orizzonti. Tra le sue pubblicazioni: Non restate in silenzio (Le lettere, 2008), Amartinengo (Le lettere, 2011), Cartoline dal carcere (Gruppo AEPER, 2013), Adriana Zarri e i suoi figli d’inchiostro (Gruppo AEPER, 2013), La bergafemmina (Lubrina, 2015).
Sempre nel 2015 esce un suo racconto nell’antologia Gente di Bergamo (Bolis Edizioni). Il suo ultimo libro Dalla parte sbagliata (Sensibili alle foglie, 2022) verrà presentato nel corso della manifestazione.

Lorenza Leita, lavora nel campo della formazione, ricerca e sperimentazione per stimolare l’apprendimento continuo e valorizzare le competenze personali che possono essere acquisite nel corso della vita nei contesti educativi così come nelle esperienze vissute di lavoro, famigliari, svago e passioni. Per molti anni ha approfondito questi ambiti a livello metodologico per sviluppare e sperimentare modelli di riferimento rispetto cui riconoscere le competenze professionali, digitali, trasversali e comportamentali che le persone sviluppano in contesti di apprendimento non solo necessariamente formali, ma anche informali.
Per il Politecnico di Milano, presso cui si è laureata come ingegnere nel 1998, ha ideato e condotto progetti e team di lavoro a livello nazionale e internazionale collaborando con enti e università europee in diversi ambiti di azione dall’ICT (Information Communication Technology), alla didattica fino al volontariato e alla riqualificazione delle persone svantaggiate.
Nel 2017, dopo la formazione quadriennale prevista, ha conseguito la qualifica di Insegnante del Metodo Feldenkrais® che ha ulteriormente arricchito l’esperienza nel lavoro con le persone grazie ad un approccio capace di valorizzare l’unicità dell’individuo e la sottile relazione corpo-mente che è alla base della formazione dell’immagine di sé. Per l’Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais, attualmente ricopre il ruolo di Rappresentante di Filiale Lombardia con cui promuove l’attività associativa tra pari e il Metodo presso il pubblico più vario. Per conto dell’AIIMF, inoltre, svolge attività di rappresentanza e di collaborazione con le istituzioni al fine di un più ampio riconoscimento professionale del Metodo® in campo educativo e nello sviluppo armonico della persona.

Simone Lazzari, presidente della Cooperativa DreamNet, lavora nel settore del marketing, della comunicazione digitale e degli eventi sia in ambito musicale a livello internazionale che sportivo. Durante la sua formazione ed esperienza decennale, ha maturato competenze manageriali ed organizzative significative.

Giada Giamba, laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Bergamo, lavora all’interno della Cooperativa Sociale DreamNet. Si occupa di marketing digitale soprattutto di social media. Appassionata di danza e musica, ha preso subito a cuore il progetto.

Davide Andreoli, laureato in Nuove Tecnologie dell’arte all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Figlio di musicisti di classica converte la vena artistica in creazioni nel mondo digital. Da più di 10 anni creatore di contenuti multimediali, oggi Art Director Manager di MultiLumix.

Erica Maiolo, stagista sedicenne nelle arti multimediali e digitali; in collaborazione con DreamNet dal 2022, appassionata di Danza Contemporanea.


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